A 3 km, Gabriel – da I Viali (2003)

C’è una storia su “A 3 km., Gabriel”. Era un pomeriggio di inverno, nel 1996. Stavo facendo niente, come spesso mi capitava, passeggiando fra le stanze della biblioteca della Normale di Pisa. Incontrai Gianluigi che, mi accorsi, stava leggendo delle poesie scritte su un quadernetto. Erano di una nostra compagna di studi. Gianluigi studiava alla Normale, si capiva che aveva stoffa. Non mi era mai venuto in mente che potesse leggere delle poesie di uno di noi. Ne avevo una con me, stampata la sera prima. Era proprio A 3 km. Gli lasciai la fotocopia e tornai nella stanzetta che mi ero scelto. Verso sera, lo salutai con un cenno mentre stava telefonando all’ingresso della biblioteca, con i vecchi telefoni a gettoni. Uscii e, ormai quasi a metà della piazza, mi sentii chiamare. Era Gigi, mi chiedeva di aspettarlo, disse che aveva lasciato la cornetta a penzoloni, con uno di là, ancora al telefono. Aspettai. Tornò e mi disse che era rimaso molto colpito da quella poesia, che voleva farla leggere ad un suo amico, uno che se ne intendeva. Lo ringraziai e dissi che poteva farlo.

Conobbi Guido Mazzoni qualche settimana dopo. Così, in quei giorni di gennaio, capii che dovevo avere fiducia in quello che stavo facendo, in quello che stavo scrivendo. Da quella poesia è nato il primo nucleo de I Viali, il nucleo più “biblico”. Poi, fino a fine 2002, ho scritto sotto altri stimoli, fino a quando Marco Merlin, il direttore di Atelier, decise di pubblicare quella raccolta.

C’è poi un’altra storia, su questa poesia. Ma quella riguarda le amarene, e me.

http://www.atelierpoesia.it/public/file/delsarto1.pdf

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