Da un saggio contenuto in “Immaginarsi artigiani” a cura di S. Giusti

Costruire il proprio destino: l’uomo occidentale, da sempre, sente l’avventura della vita come una sfida che lo sollecita a lasciare un segno nel mondo. Ulisse è il nostro modello fondativo. Ma Omero, e con lui tutto il pensiero antico, è consapevole della dimensione tragica dell’esistenza di ogni uomo: la morte, per il figlio del caso, è inevitabile e la vita effimera. Il dilemma fra azione nel mondo e impossibilità della felicità piena, fra bisogno di dare un senso alla vita e la futilità di questo senso, è un dilemma insuperabile.

Questo paragrafo è tratto da un breve saggio che ho scritto per un libro appena uscito. partendo da una veloce analisi di alcune dinamiche degli adolescenti, oggi invero attribuibili trasversalmente a tutte le età, e passando per Steve Jobs e la sua narrazione, cerco di dire, n parole semplici e dirette, perché sia bene usare il metodo narrativo a scuola. Sotto il pdf scaricabile.

L’importanza di raccontarsele

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